Senato, Ala: Bene vicenda Milo, Stefano si deve dimettere

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“In quest’Aula abbiamo votato due volte sulle vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto il senatore Milo, benché ci trovassimo dinanzi ad intercettazioni a suo carico effettuate senza che egli fosse stato iscritto nel registro degli indagati. Da pochi giorni abbiamo appreso con soddisfazione che il Gip ha ritenuto non sussistessero elementi sufficienti al rinvio a giudizio del senatore Milo. Considerato tale esito giudiziario, alla luce della relazione sottoposta a quest’Aula dal Presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, il senatore Stefano dovrebbe rassegnare le dimissioni”. Così, in una nota congiunta, i senatori Vincenzo D’Anna e Lucio Barani del gruppo Ala-Scelta Civica. “Inoltre, visti gli attacchi che quotidianamente ci vengono rivolti da chi fa dell’antipolitica la propria la bandiera – prosegue la nota – basandosi sull’assioma per il quale basta un avviso di garanzia per porre il malcapitato fuori dalla scena politica, proporremo un ddl costituzionale che abroghi le guarentigie attualmente previste per i parlamentari. Questo anche perché i voti delle Assemblee parlamentari su tali casi sono purtroppo sempre politici e non di merito e dipendono dalle maggioranze del momento”. “E’ opportuno decidere se rinunciare a queste garanzie finalizzate a mantenere l’equilibrio tra i poteri dello Stato, oppure mettere mano a una riforma della giustizia che renda responsabili quanti avviano incautamente indagini che poi si rivelano del tutto prive di elementi utili alla celebrazione dei processi. Preferiremmo la seconda strada, così da eliminare qualsiasi dubbio circa l’eventuale strumentalizzazione politica di alcune indagini”, concludono i senatori di Ala. Il senatore Antonio Milo di Ala, ha spiegato lui stesso il 15 gennaio, è stato “assolto dal Gip, perché il fatto non sussiste”, dagli “infamanti reati di falso e truffa” per rimborsi sanitari, “tanto da ritenere di non dover neppure iniziare il processo”.