Architetti, Napoli chiama Mediterraneo: food design al centro

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Sarà Napoli ad ospitare la prima Conferenza euromediterranea sul tema del food design. É quanto previsto dal progetto “Napoli chiama mediterraneo: il food design come elemento di marketing territoriale” realizzato dall’Ordine degli architetti di Napoli e provincia, ed in particolare dalla vicepresidente dell’Ordine, Antonella Palmieri, e che sarà presentato domani, alle ore 16.30, nella sede dell’Ordine. Durante i lavori, l’Ordine degli architetti e l’Adi (Associazione italiana design) sigleranno un protocollo d’intesa che, ”insieme con la creazione di un tavolo di confronto permanente per la realizzazione in Campania di eventi e workshop di formazione sul tema”, designa il capoluogo partenopeo ”quale sede dell’appuntamento in programma tra la fine di aprile e la prima decade di maggio prossimi”. Il protocollo, in particolare, prevede ”una stretta collaborazione tra le due istituzioni ma, soprattutto, il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati, organizzazioni no profit, associazioni di professionisti, fondazioni, istituti di cultura, designer, professionisti attivi su uno dei più promettenti fronti della progettazione, che ritengano interessante tale iniziativa ed opportuno fornire il proprio contributo di idee”. A tale scopo, contestualmente alla sigla dell’intesa, ”sarà lanciata la prima “Call” per selezionare le istituzioni che intendono partecipare alla programmazione e alla realizzazione della Conferenza e che siederanno, a partire dal mese di febbraio, ad un tavolo di confronto e discussione per individuare azioni e attivare le relative procedure, contatti e programmi formativi”. Quattro i principali obiettivi da raggiungere: la creazione di una rete mediterranea in grado di dialogare sul tema, creando sinergie e scambio di idee, tecniche, sperimentazioni; la connessione con imprese del settore interessate a dialogare con professionisti e a conoscere la loro produzione; l’individuazione nell’ambito della città di Napoli, con particolare riferimento ad aree degradate, di un distretto del food design che abbia la capacità di attrarre abilità da tutta l’area mediterranea ed europea, svolga funzioni formative sia sul tema del Design legato al cibo che sull’alimentazione che sull’accoglienza e la sua cultura, si faccia promotore di azioni di valorizzazione dei rispettivi territori; la creazione di un circuito improntato alla solidarietà dove realtà maggiormente strutturate ed economicamente consolidate soccorrano realtà in formazione e con minori disponibilità attraverso azioni che andranno concordate e promuovendo azioni di formazione che abbiano ricadute efficaci sui territori coinvolti e categorie svantaggiate. “Il food design – spiega Pio Crispino, presidente dell’Ordine degli architetti di Napoli – non riguarda solo il confronto tra capacità professionali degli addetti ai lavori ma include un più ampio concetto del significato del fare cibo, dell’alimentazione, della condivisione di saperi, abilità, sapori fino ad accendere focus sui rispettivi territori, sulle loro peculiarità, diversità, punti di forza ed aree di valorizzazione. Per questo motivo riteniamo che esso rappresenti uno strumento privilegiato e particolarmente efficace per la riqualificazione e la promozione delle nostre eccellenze”.