Gioco d’azzardo: materia d’insegnamento?

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A Napoli continua la polemica legata al regolamento messo in atto dall’amministrazione comunale per quanto concerne le sale gioco.

Se c’è chi sostiene che le ordinanze contro il gioco non servano c’è chi invece vorrebbe rendere ancora più duro il regime quasi da proibizionismo messo in pratica a Napoli.

Giocare d’azzardo non sempre è qualcosa di negativo in realtà non tutti i giocatori cadono nella compulsività c’è chi proprio sul tavolo verde riesce a scoprire le potenzialità della propria psiche.

Non è sempre oro tutto ciò che luccica ma non sempre tutto deve essere negativo.

Secondo quanto recentemente affermato dal rinomato avvocato napoletano Riccardo Vizzino “il gioco d’azzardo andrebbe insegnato nelle scuole”.

Secondo l’avvocato Vizzino, famoso per aver fatto della battaglia al gioco d’azzardo uno delle sue mission, “La semplice prevenzione non basta”. Bisogna saper vigilare, educare, prevenire
Una primaria e vera tutela dei nostri territori e dei nostri cittadini di fronte al gioco d’ azzardo deve venire dalla Stato, che sostanzialmente non è ancora in grado di produrre una vera legge nazionale.

Vi invito a lavorare per una vera e nuova legge nazionale contro il gioco d’ azzardo e contro quelle ambiguità che fanno si che a Roma siano tanti a non volere cambiare niente, visti i grossi introiti che vanno anche alle Casse dello Stato biscazziere. Introiti  devono poi fare i conti con gli elevati costi sociali, che si ripercuotono gravemente sui Comuni e sulle Asl e strutture locali ed in modo particolare sulle famiglie”.

Posizione condivisibile quella dell’Avvocato Vizzano indubbiamente anche perchè in realtà non basta solo vigilare sul mondo reale ma sarebbe necessario adeguarsi anche a ciò che propina il virtuale dove è facile trovare persino Bet365 Casino Codice Bonus e tante altre speciali offerte per giocare a prezzi ribassati.

E’ quindi un quadro normativo che non può essere affrontato esclusivamente con le restrizioni imposte dalle amministrazioni locali, ma nemmeno quando inserito nella legge di stabilità può essere interessante se non ci si mette di impegno nel educare al gioco consapevole.

I progetti contro la ludopatia abbondano ma per sconfiggere il fenomeno serve in primis la consapevolezza.

In questio giorni è stato presentato il progetto “MIND THE G.A.P. – Attenti al gioco d’azzardo patologico”, realizzato dal Modavi Onlus con il finanziamento del  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai sensi della legge 383/00 L. F Annualità 2015.

Il progetto interesserà 19 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto) e 20 province (Aosta, Ascoli Piceno, Catania, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Genova, Isernia, L’Aquila, Lecce, Milano, Napoli, Padova, Perugia, Potenza, Roma, Salerno, Sassari, Torino, Udine). In particolare, per favorire il coinvolgimento dei giovani, è stato ideato un “Foto Contest” dedicato a studenti di età compresa tra gli 11 e i 14 anni frequentanti le Scuole Secondarie di Primo Grado, qualcosa fa pensare comunque che l’attenzione stia cambiando.