Saldi, domani via in tutta Italia: per Confcommercio valgono 3,5 mld

59

Mano al portafogli: saldi al via in tutta Italia domani, 5 gennaio, dopo l’anticipo di Basilicata e Sicilia che sono partite il 2 e della Valle d’Aosta che inizia oggi. Gli sconti invernali, in tempo per qualche regalino last minute dell’Epifania, avranno una durata diversa a seconda della Regione. In Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Sardegna, è prevista una durata massima di 60 giorni, e quindi il periodo di sconti si chiuderà intorno al 5 marzo. In Basilicata, che ha iniziato prima, si anticipa al 2 marzo, in Sicilia si prosegue fino al 31 marzo. In Lazio i saldi durano sei settimane: c’è tempo fino al 15 febbraio. In Liguria il periodo si riduce a 45 giorni, quindi fino al 18 febbraio. Nelle Marche si chiude il 1 marzo, in Puglia e Veneto il 28 febbraio. In Friuli e Valle d’Aosta il termine è il 31 marzo. Quest’anno i saldi sono un evento particolarmente atteso. Secondo Confesercenti oltre un italiano su due – il 58% – si dichiara interessato o molto interessato ad acquistare prodotti, in due casi su tre d’abbigliamento. E anche i commercianti sperano di recuperare un andamento delle vendite natalizie sotto le previsioni.Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio ogni famiglia, in occasione dei saldi invernali 2017, spenderà 344 euro per l’acquisto di capi d’abbigliamento, calzature ed accessori per un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro.”Dopo un Natale così così, la speranza passa ora per i saldi. Non saranno però saldi col botto. La nostra stima, euro più euro meno, è che gli italiani spenderanno mediamente come nell’anno precedente – dice Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio – Le vendite di fine stagione saranno sempre una straordinaria opportunità per i consumatori ma, per noi commercianti, non saranno sufficienti a colmare un gap di consumi fortemente condizionato da un andamento sempre più incerto ed altalenante. C’è da dire che, nonostante i timidi segnali di fiducia registrati a dicembre, gli eventi terroristici e di natura socio-politica non aiutano a far trovare una stabilità di cui tutti abbiamo bisogno per affrontare al meglio il futuro e confidare nell’uscita del nostro Paese dalla crisi”.Le possibilità di fare buoni affari, però, sono elevate. Anche perché il Natale, e il clima fin qui straordinariamente mite, non hanno invogliato le vendite invernali: questo significa che l’assortimento disponibile nei negozi sarà ampio. “Per chi ama l’abbigliamento è meglio del Black Friday, anche perché le vendite di fine stagione non sono semplici promozioni – dice Roberto Manzoni, Presidente di Fismo, l’associazione che riunisce i commercianti del settore moda di Confesercenti -Le prime sono infatti strategie di marketing, spesso aggressive e furbette, per attirare clienti con sconti, a volte fasulli. Le vendite di fine stagione, invece, sono un evento completamente differente: sono infatti effettuate su prodotti di carattere stagionale o articoli di moda già in assortimento nei negozi, suscettibili, entro un certo periodo di tempo, di deprezzamento. La riduzione dei prezzi per i consumatori, dunque, è mediamente più elevata rispetto ad eventi promozionali come il Black Friday. Durante i saldi i consumatori possono comprare articoli di qualità a costi realmente inferiori a quelli iniziali”.