Inquinamento, smog e rifiuti allarmano gli italiani: maglia nera alla Campania

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Inquinamento dell’aria, cambiamenti climatici, smaltimento dei rifuti. Sono i problemi ambientali che maggiormente hanno allarmato gli italiani nel 2015, secondo quanto risulta all’Istat. Nel suo ‘Annuario statistico 2016′ l’istituto evidenzia che il 48,2% dei cittadini e’ preoccupato per l’inquinamento; il 44,2% per il cambiamento del clima; il 43,4% per i rifiuti. Quest’ultima percentuale sale notevolmente in Campania (57,8% dei residenti) dato che qui nella “Terra dei fuochi”, piu’ che in altre regioni, il problema della spazzatura viene percepito come di difficile soluzione.
Nel 2015, puntualizza l’Istat, “i problemi maggiormente sentiti dalle famiglie nella zona in cui abitano sono l’inquinamento dell’aria (38,0%), il traffico (37,9%), la difficolta’ di parcheggio (37,2%), la sporcizia nelle strade (33,0%), la difficolta’ di collegamento con i mezzi pubblici (32,9%), il rumore (31,5%) e la qualita’ dell’acqua di rubinetto (29,9%)”. In ultima posizione l’irregolarita’ nell’erogazione dell’acqua, che costituisce un problema solo per il 9,4% delle famiglie ma e’ particolarmente sentito in Calabria e Sicilia dove e’ segnalato rispettivamente dal 37,5% e dal 29,3% delle famiglie, mentre in Sardegna ritorna ai livelli del 2014 con il 13,4% delle famiglie che lamentano questo problema. Nelle Isole si registra anche la percentuale piu’ alta di famiglie che dichiarano di non fidarsi della qualita’ dell’acqua di rubinetto (58,6%). I parametri meteoclimatici, rileva ancora l’Istat, rilevano che il 2015 e’ stato un anno ancora piu’ caldo del 2014 che gia’ aveva registrato valori di temperatura record rispetto agli ultimi 50 anni. Dal punto di vista delle piogge, invece, l’anno e’ stato caratterizzato da precipitazioni molto scarse, soprattutto nei mesi autunnali e invernali.