Commercio, 2 negozi su 3 vittime di taccheggio

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Nel 2016, il 68% delle imprese del commercio al dettaglio ha dichiarato di aver subito episodi di taccheggio. E anche se il fenomeno e’ in leggera diminuzione (a segnalarlo sono il 6,1% delle imprese contro il 2,5% del 2015), aumenta del 10% l’incidenza negativa sui ricavi delle imprese (da 4,7% nel 2015 a 5,2% nel 2016); in aumento anche il numero di imprese che hanno adottato misure per difendersi dal fenomeno (dal 48,3% al 52,6%). Quanto all’identikit del taccheggiatore, per il 52% degli imprenditori intervistati si tratta di una donna di eta’ compresa tra i 35 e i 64 anni, spesso madre di famiglia, ma aumentano le segnalazioni di taccheggiatori extracomunitari (12,4% contro l’11,9%). Questi, in sintesi, i principali risultati dell’indagine “L’impatto del taccheggio sulle imprese del commercio” realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research nell’ambito della giornata nazionale “Legalita’, mi piace!” del 22 novembre prossimo. Il 68% delle imprese del commercio al dettaglio – si legge in un comunicato Confcommercio – e’ stato vittima almeno una volta in passato di un episodio di taccheggio, e’ questo il dato che risulta dall’indagine sul taccheggio 2016. Il fenomeno nel suo complesso appare sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente: da una parte e’ diminuita leggermente la percentuale delle imprese del commercio che dichiarano un aumento dei fenomeni di taccheggio nel proprio punto vendita, da un’altra tuttavia e’ aumentato il valore della merce rubata presso i negozi, con un maggiore impatto del fenomeno sui ricavi delle imprese.