Morte in Galleria, avvocati famiglia Giordano denunciano sindaco

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Gli avvocati Angelo e Sergio Pisani annunciano che denunceranno “per diffamazione” il sindaco di Napoli Luigi de Magistris. I due legali, che difendono la famiglia di Salvatore Giordano, morto a causa della caduta di un pezzo di cornicione dalla Galleria Umberto di Napoli, reagiscono così a quanto dichiarato in giornata dal primo cittadino in merito alla sua iscrizione nel registro degli indagati, “atto dovuto” da parte della Procura conseguenza di un esposto presentato dall’avvocato Sergio Pisani. “Se de Magistris sia ‘del tutto estraneo dal punto di vista penale’, come afferma lui, e io aggiungo anche dal punto di vista morale, alla morte del piccolo Salvatore Giordano – spiegano – dovrà stabilirlo la magistratura. A meno che il sindaco non intenda sostituirsi al lavoro degli inquirenti, così disprezzando i diritti delle vittime, il dovere degli avvocati e il ruolo della Procura”. Nell’istanza alla Procura “viene riportato il testo delle interrogazioni pronunciate in Consiglio comunale dall’allora consigliere Moretto, che ben prima della tragedia lanciava l’allarme sulle condizioni di imminente pericolo esistenti alla Galleria Umberto e il dovere del Comune di intervenire”.  I due avvocati aggiungono: “Se esercitare il diritto di difesa dalla parte delle vittime innocenti per l’ex magistrato de Magistris significa ‘fare campagna politica’, vuol dire che a Napoli siamo giunti a una condizione disperata. De Magistris, oltre ad aver evidentemente dimenticato cosa significa lo Stato di diritto, lancia volgari e infondate accuse a chi, nel compiere il proprio dovere di avvocato, sottopone al vaglio dei magistrati elementi utili alle indagini, come è avvenuto in questo caso”. Secondo i legali “prima di costituirsi parte civile il Comune avrebbe fatto meglio a rileggersi, quanto meno per precauzione, i suoi stessi atti istituzionali, le udienze pubbliche e tutto quanto oggi documenta che, come da tempo sosteniamo, la tragedia che ha stroncato la vita di Salvatore poteva e doveva essere evitata. A differenza del sindaco che ora sicuramente risponderà nelle sedi competenti delle sue violente e scomposte reazioni, in quanto lo denunciamo subito per diffamazione, non abbiamo interesse a fare polemiche né a sollevare polveroni affinché emerga la verità”.