Strumentalizzazioni del terremoto. Dal Governo a Radio Maria.

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Oltre il danno, la beffa. Si potrebbe riassumere così la drammatica situazione dei terremotati del centro Italia, che oltre ad essere stati vittime di un tremendo sisma, che ancora sembra non aver cessato di far sentore la sua presenza,  si vedono quotidianamente coinvolti in tormentoni mediatici e politici. Primo fra tutti, nell’ambito dell’ormai tanto spietata quanto estenuante battaglia referendaria,  la paventata ipotesi dello slittamento sulla votazione che sarebbe stata a dir poco IMBARAZZANTE. Anche se il ministro Alfano si era dichiarato disponibile a prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di prorogare la data della votazione, da palazzo Chigi è arrivata la smentita: “Si vota il 4 dicembre”.  La decisione del premier non è stata troppo spontanea in realtà. Le opposizioni avevano promesso battaglia sull’eventuale decisione del governo di spostare ulteriormente la fatidica giornata di votazione. Il più drastico è il leader del Carroccio Salvini che motiva il suo dissenso dichiarando che “La maggioranza e il governo sono indietro nei sondaggi e vogliono così tentare di recuperare consensi. Al governo non interessa nulla del referendum in sè. E se proprio vuole essere serio, beh, allora cominci con l’avviare un’esenzione fiscale totale per cittadini e imprese che hanno perso tutto sotto le macerie”.  Dello stesso avviso sono tutti i principali volti del fronte del No. Brunetta, capogruppo di FI sostiene che un rinvio sarebbe”da folli, Forza Italia non ci sta”. Toti sostiene che rinviare la data del voto sarebbe “ Sbagliato e nocivo”.  Grillo definisce il possibile rinvio “insopportabile”. Ma non basta. A peggiorare questo quadro, già alquanto allarmante, ci si mette pure Radio Maria. Il 30 di ottobre infatti, ad appena dodici ore dal drammatico evento sismico che ha paralizzato il centro Italia, padre Giovanni Cavalcoli ha avuto la bella idea di definire  il terremoto come “punizione di Dio per le unioni civili”, con particolare riferimento alla legge approvata dal parlamento  ed entrata in vigore il 5 luglio 2016. ( http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/05/21/16G00082/sg).

La Cei ha definito il giudizio del frate domenicano “di un paganesimo senza limiti” e questa mattina, in una nota pubblicata su Repubblica, l’emittente cattolica comunica di aver sospeso il teologo dalla sua attività di trasmissione mensile. Tra l’altro padre Cavalcoli, intervistato nella trasmissione “la Zanzara di di Radio 24, conferma tutto quanto affermato durante la trasmissione sull’emittente cattolica, e suggerisce al Vaticano, indignato per le sue affermazioni,di ripassare il catechismo. (http://www.repubblica.it/cronaca/2016/11/05/news/radio_maria_sospeso_teologo_vaticano-151376179/?ref=HREA-1)

Le considerazioni da fare potrebbero essere infinite, ma una in particolare è doverosa. Proviamo tutti a metterci nei panni di quelle persone, che oltre ad aver perso la casa, luoghi di culto, luoghi di lavoro e quant’altro, si vedono sfregiare ancora una volta da queste inutili lotte intestine e  da affermazioni avventate e pronunciate con leggerezza. Cosa si dovranno ancora aspettare i nostri connazionali?