118, Ficco (Saues): Il passaggio alla dipendenza dei medici convenzionati è indispensabile. Costa sbaglia

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in foto Paolo Ficco presidente nazionale del Sindacato Autonomo Urgenza Emergenza Sanitaria 118

“Il passaggio alla dipendenza su base volontaria dei medici convenzionati del 118 è indispensabile: risolleverebbe le sorti di un Servizio oramai al collasso e non inciderebbe in alcun modo sul legittimo regime di convenzione dei medici di assistenza primaria laddove, effettivamente, il rapporto fiduciario tra medico e paziente è cruciale”. Lo afferma il presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Paolo Ficco, intervenendo sulle affermazioni del sottosegretario alla Salute Andrea Costa che, rispondendo ad un’interpellanza dell’onorevole Lisa Noya (IV), ha manifestato le proprie perplessità sul passaggio alla dipendenza dei medici convenzionati di Emergenza Territoriale ritenendo il Servizio incardinato nell’ambito del contratto di lavoro della Medicina Generale.

“Infatti – sottolinea il presidente del Saues – il DPR 27 marzo 1992, istitutivo del Servizio 118, al punto 2 comma 2 detta appunto che i servizi di emergenza sanitaria sono organizzati dalle Regioni. E questo spiega la disomogeneità del servizio. Ecco il perché la necessità impellente ed urgente di una norma nazionale che disciplini la materia e di una norma che consenta il passaggio alla dipendenza dei medici convenzionati di ET, cosi come proposto dal SAUES e presentata, come emendamento al Decreto Milleproroghe, da ben sei partiti politici: concependo con una norma nazionale la duplice figura di medico di emergenza territoriale convenzionato e dipendente si riuscirebbe a coprire le carenze di personale medico, anche per assenze improvvise”.

“Non è un caso che sia proprio l’assenza di questa norma – conclude Ficco – a determinare la fuga di questi preziosi professionisti verso servizi meglio remunerati e meno rischiosi come appunto quello di Assistenza Primaria e Continuità Assistenziale”.