100 Italian E-mobility Stories, la mobilità elettrica raccontata da Symbola ed Enel

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in foto da sinistra Maria Leitner, Francesco Starace, Ermete Realacci ed Elisabetta Ripa

Presentato oggi nella suggestiva cornice di Palazzo Generali a Roma lo studio “100 Italian E-Mobility Stories”, promosso da Fondazione Symbola insieme ad Enel e Enel X Way, con l’obiettivo di raccontare cento eccellenze italiane della mobilità elettrica. Giunta alla quarta edizione, l’indagine è stata descritta nelle sue finalità prima da Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, quindi dal presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci e, successivamente, da Elisabetta Ripa, responsabile Enel X Way.
Ad introdurre i lavori la giornalista Maria Leitner, che dopo gli interventi iniziali ha dato la parola a Silvia Bodoardo, professore ordinario del Politecnico di Torino; Francesco Ausiello, referente dei progetti strategici di ART-ER; Cristina Favini, Chief Design Officer & Strategist Logotel. Spazio anche alle testimonianze di Pietro Gorlier, amministratore delegato Comau, e ad un messaggio da parte di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy.

Realacci (Symbola): Imprese spesso più avanti di parte pubblica
L’e-mobility italiana è raccontata da cento storie di imprese, centri di ricerca e associazioni che, nel proprio segmento, stanno contribuendo allo sviluppo della mobilità elettrica. Dal design alla produzione di veicoli, dalla componentistica alle batterie fino alle infrastrutture di ricarica: l’Italia occupa un ruolo di primo piano nella rivoluzione della mobilità sostenibile. “Le 100 storie di imprese, associazioni e centri di ricerca rappresentano l’eccellenza italiana della mobilità elettrica – afferma Realacci – e ci dicono che l’Italia è già in campo nella mobilità del futuro. La filiera raccontata da Fondazione Symbola ed Enel ci dice anche che il nostro Paese ha tutte le condizioni per affrontare le crisi. Occorre costruire insieme – con il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali e culturali, come afferma il Manifesto di Assisi – un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro, più attente alla crisi climatica, più giuste, resilienti, competitive. Un percorso per superare le crisi che vede nella sostenibilità e nella sfida ai cambiamenti climatici la strada per far ripartire l’economia orientandola verso un nuovo futuro. Il percorso che raccontano è spesso stato avviato dalle imprese senza un adeguato accompagnamento pubblico. È ora di recuperare questo ritardo”.

in foto il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci

Starace (Enel): Batteria soppianta motore a combustione, non ci sono alternative
“Non c’è una reale storia di alternativa, in questo momento. Questa tecnologia soppianta quella del motore a combustione interna, gradualmente ma lo fa”. E’ quanto ha dichiarato Francesco Starace, amministratore delegato e general manager di Enel, durante la presentazione dello studio. “Quindi le date che vengono messe giù a livello europeo e non sono date che prendono atto di una cosa che ormai è partita e c’è. Non dobbiamo preoccuparci di questo, l’industria cambia velocemente e richiede attenzione”. Di qui l’ad di Enel ha precisato: “Francamente sappiamo tutti che ci saranno auto a combustione interna che continueranno a circolare anche nel 3000 e saranno come oggi vediamo le auto antiche”. “C’è una grande vitalità nell’industria italiana in tutto quello che riguarda l’indotto intorno alla mobilità – ha spiegato Starace – ed è interessante vedere come questa vitalità continui a manifestarsi in un settore anche dopo 100 anni che ha raggiunto una stabilità”.  Quindi ha evidenziato: “Abbiamo in Italia un patrimonio genetico da questo punto di vista abbastanza forte, tanto da non indurci a temere la novità dell’elettrificazione del trasporto. Perché non è soltanto l’auto elettrica, ma c’è un concetto di mobilità molto più profondo, che riguarda la mobilità pubblica urbana, le due ruote, il trasporto industriale pesante, medio e leggero”. Il Ceo di Enel ha ricordato che “la bicicletta elettrica continua a evolvere velocemente. E l’Italia è campione mondiale per le e-bike”. Infine, Starace ha fatto un riferimento alla Ferrari: “Se entra in questo settore, quale segnale migliore?”. Per il numero uno di Enel ciò dimostra la “rivoluzione delle auto a batterie”. Quindi ha aggiunto: “Non è vero che si perdono posti di lavoro, al contrario questi aumentano, è una cosa meno complessa e drammatica di quello che si pensa prima di cominciare”.

in foto Francesco Starace, Ceo e general manager di Enel

Ripa (Enel X Way): Vero freno è rappresentato dal costo della batteria
“Cosa frena nell’acquisto dell’auto elettrica l’abbiamo chiesto ai clienti ed è prevalentemente la barriera al costo di acquisto, che è ancora maggiore a quello delle auto tradizionali del 20-25%. Nel 2022 poi abbiamo assistito ad una tempesta perfetta perché al costo d’ingresso si è unito indubbiamente un incremento del costo dell’energia e la defiscalizzazione della benzina”. Così Elisabetta Ripa, ceo Enel X Way, durante la presentazione dello studio “100 Italian E-Mobility Stories” a Palazzo Generali di Roma. Di qui ha aggiunto: “In realtà il cliente italiano, l’abbiamo fatto attraverso una ricerca di mercato estensiva, è più che pronto e disponibile a considerare l’acquisto dell’auto elettrica. il secondo freno è l’infrastruttura di ricarica”. Parlando di Enel, invece, Ripa ha sottolineato come “nel corso del 2022 ha voluto dare un’accelerazione all’industrializzazione del servizio rivolto a coloro che vogliono viaggiare in elettrico in ambito privato e pubblico. Questo per dimostrare che l’innovazione sulla mobilità elettrica è a portata di tutti – ha aggiunto – cerchiamo non solo di imparare dai Paesi che sono più avanti di noi, ma prendiamo il know how e le condividiamo a disposizione del nostro mercato”.

in foto Elisabetta Ripa, Ceo Enel X Way

Il ministro Urso: Regole eccessivamente restrittive su aiuti di stato
L’Unione europea “ha avviato una complessa negoziazione con gli Usa al fine di modificare alcuni aspetti della” legge sulla riduzione dell’inflazione (Ira) “troppo penalizzanti per le nostre imprese. Occorre mettere in campo da subito contromisure adeguate in risposta alla politica aggressiva americana che rischia di distorcere la competizione e innescare una fuga di investimenti a beneficio del mercato americano” e “la revisione delle regole eccessivamente restrittive degli aiuti di stato, che trova favorevole anche la Germania, è una pre-condizione indispensabile”. Lo ha detto Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy, in un messaggio inviato in occasione della presentazione dello studio ‘100 Italian e-mobility stories’, promosso da Fondazione Symbola e Enel X Way. “Dovremo tuttavia trovare ulteriore slancio adesso, come suggerito anche dalla presidente Von der Leyen, e ricorrere a ulteriori strumenti, come il Fondo sovrano europeo, in grado di mettere a disposizione delle imprese nuove risorse finanziarie”, ha aggiunto Urso.

in foto il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso (Imagoeconomica)