Avvocati, nel 2023 calo del 2,3% in Campania. Tra i più bassi d’Italia il reddito medio delle donne di legge

129
in foto Antonello Martinez

Nel 2023 la Campania ha registrato un calo del 2,5% degli avvocati attivi iscritti alla Cassa Forense, a fronte dell’1,8% a livello nazionale. Nella regione gli avvocati sono passati da 32.624 nel 2022 a 31.816 nel 2023; si tratta di circa 800 professionisti in meno, concentrati soprattutto nel distretto giudiziario di Napoli. Notevole la differenza tra i due distretti della regione: in quello di Napoli ci sono 27.229 avvocati attivi, mentre in quello di Salerno sono solo 6.558.
Nonostante il calo, la Campania è la terza regione in Italia per numero di avvocate attive (13.572), preceduta solo da Lombardia (18.169) e Lazio (14.776). Tuttavia, la percentuale di donne rispetto agli uomini nel 2023 è la più bassa d’Italia, attestandosi al 42,7% del totale.

“Il numero totale degli avvocati in Italia – afferma Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa – è sceso dai 225.513 del 2022 ai 221.523 del 2023. Si tratta di un calo fisiologico per un Paese che ha la più alta densità di avvocati in Europa. Solo in Lussemburgo, Cipro e Grecia ce ne sono di più. Fra le grandi nazioni europee siamo al primo posto con quasi 400 legali ogni 100 mila abitanti, dato che scende a 300 per la Spagna, a 200 per la Germania e a 100 per la Francia. È anche normale che il calo maggiore in Italia si sia registrato in Calabria dove la densità di legali rimane ancora la più alta”.
La Campania, resta però, nonostante il calo degli iscritti, la seconda regione dopo la Calabria con la più alta densità di avvocati in Italia: 6,0 avvocati ogni 1.000 abitanti, ben al di sopra della media nazionale che nel 2023 è scesa leggermente a 4 avvocati ogni 1.000 abitanti.

“Sul fronte economico – spiega Antonello Martinez, fondatore e naming partner dello studio Martinez&Novebaci – il calo degli iscritti nel Sud Italia ha fatto salire i redditi medi degli avvocati che rimangono comunque inferiori del 40-50% alla media nazionale (44.654 euro). Tra il 2022 e il 2023 il reddito medio degli avvocati campani è cresciuto del 4,8%, passando dai 26.033 euro del 2022 ai 27.929 euro del 2023″. “Ci troviamo – spiega Martinez – in un mercato nazionale sovraffollato, dove i grandi studi legali d’affari sono concentrati tra Milano e Roma con un processo di aggregazioni che è ancora in corso e una parcellizzazione nel resto del Paese che non garantisce redditi ai livelli di altri Paesi europei. Ci sono anche i tanti legali che lavorano nelle aziende ma è un mondo diverso dalla libera professione. In Italia il percorso formativo e d’ingresso nella professione è più lungo e selettivo rispetto a tantissimi Paesi del Mondo, forse si dovrebbe intervenire anche in questa direzione per imprimere una svolta a questa professione”.

Un aspetto particolarmente rilevante emerge dall’analisi congiunta dei dati sul reddito e sulla parità di genere. Persiste un notevole divario tra uomini e donne negli studi legali campani. Nel 2023, le avvocate hanno guadagnato il 50,9% in meno dei colleghi uomini (16.986 euro contro 34.583 euro), un lieve miglioramento rispetto al 2022 quando la differenza era del 52,5% (15.872 euro vs. 33.447 euro). A fronte di questo divario nelle remunerazioni, la Campania è tra le regioni in cui le avvocate guadagnano meno (16.986 euro), preceduta solo da Calabria (14.742 euro) e Basilicata (16.357 euro).

“L’inversione di tendenza nella composizione di genere dell’avvocatura italiana e la persistenza di significativi divari reddituali meritano un’attenta analisi e azioni concrete – conclude Antonello Martinez. È fondamentale lavorare per ridurre il divario di genere, sia in termini di presenza che di retribuzione, e per creare condizioni che favoriscano l’ingresso e la valorizzazione dei giovani professionisti nel settore legale”.